"Fare la pace" – Uno spettacolo che parla al cuore dei ragazzi!
"Fare la pace" è uno spettacolo teatrale che riesce nell’impresa non semplice di affrontare temi profondi come il conflitto, la rabbia e la riconciliazione, con un linguaggio adatto ai ragazzi di scuola media. Diretto con sensibilità e intelligenza, lo spettacolo accompagna il giovane pubblico in un viaggio emozionante dentro le dinamiche dei rapporti interpersonali.
Attraverso una narrazione vivace e coinvolgente, supportata da una scenografia essenziale ma significativa, gli attori raccontano storie di vera guerra ma soprattutto mostrano, senza retorica, la bellezza e la forza del perdono e della comunicazione autentica.
I dialoghi sono freschi, realistici e punteggiati da momenti di grande ironia che sdrammatizzano senza banalizzare. La musica e i movimenti scenici, curati con attenzione, aiutano a mantenere alta l’attenzione, coinvolgendo anche i ragazzi più esuberanti. Non manca una riflessione profonda, resa accessibile con esempi concreti che parlano direttamente alla loro esperienza di vita.
"Fare la pace" non è solo uno spettacolo: è un'esperienza educativa e umana che lascia il segno. Alla fine della rappresentazione, si avverte tra il pubblico un'atmosfera diversa: più serena, più consapevole. Un dono prezioso, soprattutto in un'epoca dove spesso il dialogo viene messo da parte.
Consigliato a scuole, famiglie e a chiunque creda che l'educazione ai sentimenti sia fondamentale tanto quanto l'istruzione tradizionale!
CLASSE 5 A S.Martino in Pensilis
Spettacolo emozionante, coinvolgente e significativo....I ragazzi sono rimasti particolarmente colpiti dalle tristi vicende dei bambini che vivono in un paese in guerra . Gli attori hanno catturato l'attenzione e l'interesse sull'importanza di "Fare la pace" coinvolgendo gli alunni in un dibattito aperto.
Complimenti e grazie di cuore.
Lo spettacolo teatrale incentrato sulla figura di Otto Frank, il padre di Anna Frank, è una
riflessione potente e toccante sulla forza dell’amore paterno, sulla sofferenza e sulla
memoria. Mentre Anna è spesso la protagonista nelle rappresentazioni legate alla sua
figura, questo spettacolo porta in primo piano la figura di Otto, l'uomo che, dopo la morte
della figlia, ha fatto di tutto per preservare la sua memoria e far conoscere al mondo il suo
straordinario diario.
La scelta di raccontare la storia di Otto Frank, una figura meno esplorata rispetto alla sua
celebre figlia, è sicuramente una sfida interessante per il teatro. Lo spettacolo si concentra
sulle emozioni e sulla psicologia del padre, sull’elaborazione del lutto e sulla sua missione di
diffondere la testimonianza della figlia. La trama si sviluppa lungo il suo percorso dopo la
fine della Seconda Guerra Mondiale, quando Otto, l’unico membro della sua famiglia a
sopravvivere alla Shoah, si ritrova a dover affrontare la perdita più grande della sua vita: la
morte di Anna.
La scenografia è semplice ma estremamente evocativa, con l’uso di elementi simbolici che
rimandano ai temi della memoria e del ricordo.
L’interpretazione di Otto Frank è intensa e piena di sfumature. La sua performance riesce a
cogliere le sfide emotive di un padre che deve fare i conti con il dolore incommensurabile
della perdita, ma anche con la responsabilità di portare avanti l’eredità di Anna. L’attore
riesce a trasmettere l’interiorità di un uomo che, pur essendo profondamente ferito dalla
tragedia, non perde mai la forza di sperare nel futuro, nel valore della testimonianza e nel
potere della scrittura come strumento di salvezza.
Un aspetto molto interessante dello spettacolo è il modo in cui la regia intreccia la figura di
Anna con quella del padre. Le lettere e i passi tratti dal diario di Anna vengono spesso letti
da Otto, ma anche i suoi ricordi e i momenti condivisi con la figlia emergono in scena. La
voce di Anna, evocata attraverso le parole del diario, diventa un filo conduttore che lega
insieme i due mondi: quello della giovinezza e della speranza, e quello della sofferenza
matura di chi è sopravvissuto. Ogni parola di Otto sembra un atto di amore e di fedeltà verso
una figlia che non c'è più, ma che continua a vivere attraverso le sue parole.
Il finale dello spettacolo è particolarmente potente. Pur conoscendo la tragica sorte di Anna
e della sua famiglia, l’opera riesce a trasmettere un messaggio di speranza: il diario di Anna,
attraverso le parole di Otto, continua a vivere. La memoria di Anna non è solo una
testimonianza della sofferenza, ma anche della bellezza della vita e della forza della
scrittura. La figura di Otto diventa un simbolo di resilienza, di chi, pur avendo perso tutto,
non si arrende alla disperazione e lotta per mantenere viva la memoria di chi non c’è più.
In conclusione, questo spettacolo teatrale su Otto Frank è una riflessione intensa e profonda
sul dolore, sulla perdita e sull’importanza della memoria. Con una regia sensibile e una
performance straordinaria, l’opera ci ricorda che la figura di Otto, così come quella di Anna,
è un simbolo di resistenza alla barbarie e alla dimenticanza. La sua è una storia di dolore,
ma anche di speranza e di amore paterno, che supera il tempo e le difficoltà. Un’opera che
tocca il cuore e invita il pubblico a riflettere sul valore della memoria, soprattutto in un'epoca in cui il rischio di dimenticare è sempre presente.
lezione stupenda, nell’introduzione ivan é riuscito a catturare l’attenzione di tutto il pubblico senza dover alzare la voce ma soltanto scherzando in napoletano .
il resto dei “ compagni di viaggio” sono riusciti a passare il loro messaggio perfettamente facendo emozionare anche qualcuno di noi, lo consigliamo con tutto il cuore perché ne vale la pena
Cosa dire? Voi siete la perfetta unione di professionalità e cuore... Sì, perché si vede che non fate teatro "tanto per farlo", ma ci mettete l'anima e credete in ciò che dite. Incarnate davvero il nome di Educ-Attori, infatti non vi limitate a "recitare" e basta, ma preferite coinvolgere il pubblico, portarlo a riflettere su ciò che ha appena visto e su temi particolarmente delicati quali bullismo, guerra o violenza sulle donne. Vi ammiro molto. A presto.
Molto bravi. Abbiamo avuto occasione di vedere due spettacoli in questi due anni, l'uno la prosecuzione dell'altro. I bambini si sono appassionati e hanno seguito con estremo interesse
Condividere con voi questa rappresentazione è stato a tratti ironica e simpatica e per il resto riflessiva e commovente. I ragazzi hanno percepito il vostro impegno e il sentimento con il quale avete fatto capire come non farsi incatenare da azioni brutte, cattive solo per il gusto di annullare completamente una "persona". Si dice che :"chi inizia bene è a metà dell' opera", beh! Voi siete andati ben oltre"!!! Fantastici tutti voi ATTORI!!
Lo spettacolo è un pugno allo stomaco. Gli attori hanno saputo parlare con delicatezza a tutti: adulti e ragazzi, senza mai perdere la profondità del messaggio. La resa scenica del legame tra vittima e bullo con le catene è una trovata geniale!
Grazie di cuore per il vostro prezioso e necessario lavoro.
Lo spettacolo teatrale "In Catene" rappresenta un'analisi profonda dei meccanismi
psicologici che sottendono il fenomeno del bullismo tra i giovani. La messa in scena,
pensata specificamente per un pubblico scolastico, si propone di esplorare, attraverso la
drammatizzazione, le dinamiche emotive e comportamentali che alimentano il bullismo,
mettendo in luce le fragilità psicologiche sia delle vittime che dei bulli stessi.
A livello psicologico, lo spettacolo riesce a delineare con realismo le diverse sfaccettature di
chi subisce e di chi esercita il bullismo. Le vittime vengono rappresentate non solo come
soggetti deboli, ma come individui che, spesso, vivono una solitudine emotiva e una bassa
autostima, fattori che li rendono vulnerabili agli attacchi. La rappresentazione del dolore
psicologico, delle difficoltà a reagire e della sofferenza emotiva è profonda e credibile,
permettendo al pubblico di entrare in sintonia con la loro condizione.
Allo stesso modo, il bullo viene mostrato come una figura che, sotto la maschera della forza
e della superiorità, nasconde insicurezze, frustrazioni familiari o sociali che lo spingono a
cercare il controllo sugli altri come un meccanismo di difesa psicologica. L'approfondimento
delle cause sottostanti al comportamento aggressivo offre una visione più complessa della
questione, invitando a non giudicare superficialmente, ma a cercare soluzioni educative che
intervengano sulle radici del disagio.
Lo spettacolo non si limita ad esplorare le cause del bullismo, ma propone anche una
riflessione sul potere delle relazioni umane e sulla capacità di intervento della comunità
scolastica. La psicologia del gruppo, il ruolo degli insegnanti e degli amici sono enfatizzati
come fattori cruciali nel contrastare e prevenire questo fenomeno. I momenti in cui i
personaggi trovano supporto, grazie all’ascolto e alla solidarietà, sono presentati come veri e
propri strumenti di crescita emotiva e di resilienza, suggerendo che l'unione e il supporto
reciproco siano elementi fondamentali per uscire dal circolo vizioso della violenza.
Anche la struttura narrativa è psicologicamente ben bilanciata: il passaggio dal conflitto alla
risoluzione viene gestito con attenzione, mostrando che il cambiamento è possibile solo se
accompagnato da un percorso di consapevolezza e di cambiamento interiore, sia per le
vittime che per i bulli. Il finale, che propone un approccio di riconciliazione e di inclusione,
non è solo un messaggio educativo, ma anche una riflessione sulla crescita emotiva che
ogni individuo può intraprendere.
In conclusione,
"In catene" non è solo un’opera teatrale, ma un potente strumento
psicologico che stimola la riflessione sulle dinamiche emotive e sociali del bullismo. È
un’occasione per il pubblico giovane di comprendere la profondità psicologica dei ruoli
coinvolti e per gli educatori di riflettere su come intervenire in modo empatico ed efficace. Lo
spettacolo lascia un messaggio forte: il cambiamento parte dall’interno, attraverso l’ascolto, la comprensione e la solidarietà.
Le classi prime, seconde e terze della nostra scuola secondaria di primo grado hanno assistito allo spettacolo teatrale "In catene", molto coinvolgente e apprezzato da alunni e insegnanti. Ivan e gli attori della sua compagnia teatrale sono stati bravissimi ad affrontare la tematica del bullismo e del cyberbullismo con una certa ironia ma riuscendo nel contempo a fornire ai ragazzi importanti spunti di riflessione.
Abbiamo assistito allo spettacolo "In Catene" i bambini di classe quinta primaria erano profondamente coinvolti, su alcuni visi ho proprio letto emozioni e qualcuno soffriva durante i dialoghi riuscendo a cogliere, al di là delle battute spiritose, lo stato d'animo di una persona trattata in quel modo!!
Grazie!!!!!
Molto molto bello
Spettacolo bellissimo
bellissimo spettacolo, complimenti
da un grande esempio.
recitato da bravissimi attori
Bellissimo spettacolo, consigliato da vedere. attori top
Lo spettacolo”lui” e ‘ stato molto toccante significativo, ha trattato un argomento molto profondo e problematico con semplicità. Anche gli alunni sono rimasti molto colpiti. Grazie ai bravissimi attori!
Attori bravissimi sia nella recitazione che nel coinvolgere i ragazzi. Li hanno saputi tenere molto attenti e coinvolgendoli benissimo anche nel dibattito finale! Le tematiche trattate negli spettacoli aiutano a sviluppare uno spirito critico e loro lo hanno fatto alla perfezione! Consigliatissimi!
Ho trovato questo spettacolo magnifico. Mentre lo guardavo mi sono resa conto di quanta
verità avesse dentro. Il modo in cui il bullo mi ha fatto capire quanto sia facile mettersi dalla
parte del torto è impressionante.
Mi ha fatto ridere ma allo stesso tempo riflettere molto!
Quando alla fine è partita la canzone “pensa” mi sono quasi messa piangere.
Do cinque stelle perché il modo divertente con cui hanno raccontato fatti della vita
quotidiana, purtroppo tristi, mi ha colpita a fondo .
‘In catene’ è uno spettacolo teatrale che affronta temi molto difficili come il bullismo e cyberbullismo, fenomeni che purtroppo accadono frequentemente nei giorni nostri.
Il racconto tratta della vita di alcuni adolescenti che sono diventati vittime di bullismo o cyberbullismo.I protagonisti sono prigionieri di catene che rappresentano i pregiudizi della società. Per liberarsi e conquistare la loro libertà e dignità i ragazzi dovranno lottare per e, soprattutto confrontarsi con il bullo.
L’uso delle catene in modo metaforico mi è piaciuto tanto. Il tema è molto toccante per gli adolescenti. Gli attori sono riusciti a recitare molto bene e hanno coinvolto tutti.
Purtroppo questi momenti brutti sofferti dagli adolescenti accadono veramente. Fortunatamente a me non è mai successo di essere bullizzato e neanche ai miei amici.
Insomma, questo spettacolo mi è piaciuto molto e penso che tratti di temi molto importanti.
Leone Ottaviano, 2A (IC. Bruno Caccia
Questo spettacolo ci è piaciuto molto perché parlava di bullismo, un tema che purtroppo è molto attuale. L'abbiamo trovato molto interessante ed educativo anche perché gli attori sono riusciti a farci immedesimare nei panni sia del bullo sia del bullizzato. La parte che abbiamo preferito è stata quella in cui il bullo è sceso dal palco e ci ha fatto riflettere sul fatto che per lui l'importante è divertirsi e che non gli importa nulla degli altri. Grazie a questo spettacolo abbiamo capito che i social sono più pericolosi di quanto pensassimo e quanto una foto o un video possa diventare virale in tutto il mondo nel giro di pochissimo tempo. Abbiamo anche capito che non dobbiamo mai fidarci ciecamente di nessuno e che bisogna essere molto prudenti nell'utilizzare i social.
Questo spettacolo ci è piaciuto molto perché parlava di bullismo, un tema che purtroppo è molto attuale. Lo abbiamo trovato molto interessante ed educativo perché gli attori sono riusciti a farci immedesimare sia nel bullo sia nel bullizzato. La parte che abbiamo preferito è stata quella in cui il bullo è sceso dal palco e ci ha fatto riflettere sul fatto che per lui l’importante è divertirsi e che non gli importa nulla degli altri. Grazie a questo spettacolo abbiamo capito che i social sono più pericolose di quanto pensassimo e quanto una foto o un video possa diventare virale in tutto il mondo nel giro di pochissimo tempo. Abbiamo anche capito che non bisogna mai fidarsi ciecamente di nessuno e che dobbiamo essere molto prudenti nell’utilizzare i social.
Abbiamo proposto nella nostra scuola lo spettacolo "In catene". Gli attori, con una bravura fuori dal comune, riescono a trattare l'argomento in modo chiaro e stimolante per la platea mantenendo alta l'attenzione dei ragazzi fin dal primo minuto. Speriamo di poterli ospitare di nuovo in futuro con questo o altri spettacoli.
lo speccatolo è stato molto bello ho pianto tanto sopratutto per le ultime due storie, ci ha insegnato tanto, ed è stato molto interessante ma anche divertente nella parte iniziale
Lo spettacolo è stato veramente bello ed emozionante, mi ha fatto capire l’importanza di certe parole o azioni.
Mi è piaciuto molto lo spettacolo sia per la tematica del bullismo sia per l’interpretazione dei personaggi. Mi sento davvero ispirata da questo spettacolo perché il messaggio che avete mandato è molto forte e molto bello, spero che questo spettacolo possa aiutare le persone a superare i loro problemi o a rimediare ai loro errori..
È stato un onore per me e per l'Istituto che rappresento conoscere un gruppo di attori che mette a disposizione la propria arte a servizio della scuola. EducAttori è un'associazione culturale che non solo porta il teatro nelle scuole, ma lo fa trattando temi sociali difficili da affrontare con i ragazzi senza correre il rischio di essere ripetitivi e poco efficaci nella comunicazione.
Ieri ho avuto modo di vedere con i miei occhi, presso l'IC3 Rodari Annecchino, i ragazzi delle classi prime, seconde e terze della secondaria di primo grado completamente catturati dallo spettacolo IN CATENE. Un racconto teatralizzato del dramma Bullismo e Cyberbullismo, visto da ogni punto di vista, dalla parte della vittima, del bullo (che spesso è una persona che si sente inadeguata per una società che chiede ai nostri ragazzi di essere perfetti in tutto) e di chi osserva senza intervenire.
Un racconto che ha al suo interno storie realmente accadute che diventano un pugno nello stomaco quando si scopre che una di queste arriva ad un esito tragico. Non solo dramma ma anche desiderio di riscatto, perdono e voglia di ricominciare aiutando chi, facendosi supportare da figure adulte, può evitare di cedere nel buio, lasciandosi trascinare dal vortice di quelle emozioni che spesso schiacciano la personalità.
Concludo invitando tutte le scuole, che ancora non conoscono lo spettacolo IN CATENE, a prendere contatti con l'associazione così da affrontare con un numero sempre più numeroso di alunni e alunne un fenomeno che ha ormai assunto un carattere di emergenza e a cui la scuola non può sottrarsi.
Infinitamente grazie
A distanza di 3 settimane dall'evento organizzato a scuola, si parla ancora dello spettacolo "In catene"...evidentemente ha lasciato un segno importante! ...e questo dovrebbe essere il senso del far teatro a scuola! Complimenti davvero agli Educattori!!!
Grazie! Lo spettacolo “In catene” ci è piaciuto molto ed è stato per noi estremamente significativo. Non ci dovrebbero mai più essere sedie vuote e “catene” da portare al collo! Attori SUPER!!!
Classe 2A scuola secondaria di primo grado Morro D’Oro
Lo spettacolo è stato molto interessante, ma nello stesso tempo divertente. Siete riusciti a trasmetterci forti emozioni e ci siamo calati nei panni dei protagonisti e …lo siamo diventati anche noi. Abbiamo imparato che non bisogna imitare le persone “sceme” e che il bullismo non deve assolutamente essere sottovalutato.
Classe 2 B scuola secondaria di primo grado Morro d’Oro.
Stamattina i ragazzi del mio Istituto hanno assistito allo spettacolo "In catene". È stato non solo coinvolgente ma ha trattato in modo chiaro e unico il tema del bullismo. Gli insegnanti e gli studenti sono stati tutti estremamente soddisfatti. Grazie di cuore.
A me personalmente è piaciuto moltissimo, perché è stato molto toccante.
È stato molto bello. Ha rappresentato molte cose e ci ha aiutato a capire le cose, grazie di tutto. Dalla studentessa della 1A
Bravissimi, siete riusciti a trasmettere forti emozioni e a spiegare con parole semplici e chiare questo difficile argomento. Grazie mille.
Classe 2i Liceo Scientifico G.B.Grassi di Latina
Mi complimento davvero con questi ragazzi dei quali ho seguito uno spettacolo e che meglio non avrebbero potuto trasmettere ai ragazzi il concetto di bullismo. Mi ha davvero lasciata senza parole la loro capacità di trasmettere concetti così grandi con parole a misura di ragazzo e come hanno detto bene loro “senza chiedere l’attenzione ai ragazzi ma conquistandola”. Avete tutta la mia ammirazione, per tutto ciò che fate. Un augurio che i vostri messaggi possano arrivare agli occhi e alle orecchie di tutti, un grazie di cuore per ciò che fate, vi auguro il meglio
Bellissimo spettacolo! A portata dei ragazzi, non retorico, ironico e vero! Grazie infinite
In catene: intenso e non retorico. Grazie per la sensibilità e intelligenza con cui il tema del bullismo è messo in scena
8 febbraio 2024 IC AlpiptJgCgA
Uno spettacolo emozionante che ha coinvolto i ragazzi con leggerezza e profondità!Grazie per la vostra bravura e professionalità
Ci sono tutti gli ingredienti per un incontro vincente: linguaggio adatto ai ragazzi, approccio scherzoso e allo stesso tempo profondo e schietto, tematica affrontata senza retorica. L’introduzione cattura l’attenzione e lo spettacolo è intenso e ricco storie, ritmato e forte. Bello bello!
Abbiamo assistito allo spettacolo teatrale sul bullismo e non possiamo esimerci dal fare i complimenti alla compagnia. Quattro attori davvero bravi che hanno dato vita ad uno spettacolo coinvolgente che suscita, tuttavia, importanti riflessioni.
Abbiamo assistito allo spettacolo sul bullismo. Gli attori sono stati davvero bravi ed hanno interpretato in modo magistrale il loro ruolo. Ottima la sceneggiatura.
Grazie mille per il vostro spettacolo: ci ha fatto riflettere, è stato coinvolgente; ci siamo immedesimati nelle situazioni vissute dai personaggi e abbiamo compreso come potessero sentirsi. Abbiamo apprezzato anche che fosse messo in luce il punto di vista del bullo. Vorremmo concludere con una citazione che ci è venuta in mente dopo lo spettacolo: "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" (essere popolari da adolescenti può sembrare "figo", ma il riscatto degli ex bullizzati è più soddisfacente!)
“In catene” è arrivato anche ad Asti ed è stato apprezzatissimo dai ragazzi delle medie per il messaggio potente contro il bullismo che gli attori sono riusciti a trasmettere con grande umanità e capacità.
Lo spettacolo è stato di grande impatto emotivo. Complimenti agli attori che hanno coinvolto il pubblico in modo attivo. Siete stati veramente sgatch!!
Speriamo di rivedervi!!!!<3
Complimenti.
Guardavo i ragazzi mentre eravate impegnati sul palco e ho visto tanta emozione.
Emozionare è un dono. Bravissimi.
Uno spettacolo che ha fatto riflettere !!!
Complimenti a tutti gli educattori preparati e coinvolgenti
Grazie
spettacolo pazzesco, divertente e significativo.
io e tutti i miei compagni siamo rimasti contentissimi, questi ragazzi hanno aperto gli occhi a molti, ad altri invece hanno riparato delle piccole ferite sul cuore. esperienza meravigliosa, questo spettacolo merita di girare il mondo.
Oggi gli alunni della scuola primaria e secondaria hanno assistito allo spettacolo 'In catene'. Bambini e ragazzi entusiasti... spettacolo profondo, significativo e coinvolgente!
Complimenti, a misura di adolescenti divertente ma molto coinvolgente. Continuate !!
Ho assistito assieme ai miei alunni di prima media allo spettacolo sulla guerra. Coinvolgente e immediato, ci ha catturato tutti. Complimenti agli Educattori per il calore e la professionalità, per la qualità della drammaturgia.
"Lui" è uno spettacolo molto coinvolgente: testi molto belli e il tema drammatico è stemperato da pennellate di leggerezza. Gli attori sono straordinariamente bravi sia nella recitazione che nel non verbale. I miei allievi sono rimasti profondamente colpiti e abbiamo potuto riprendere e approfondire il tema in classe. Grazie per la bella esperienza.