Proposte EducAttori 2022:23.pdf
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LE NOSTRE ESPERIENZE

 

Tutte le nostre esperienze sono costruite per le scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla 4° elementare fino al 5° anno delle superiori. Constano di introduzione, spettacolo e approfondimento / discussione con l'educatore. Ovviamente gli spettacoli hanno diverse versioni che variano a seconda dell'età del nostro pubblico.

I NOSTRI SPETTACOLI

Al centro delle nostre esperienze c'è sempre uno spettacolo, che, ovviamente, è la parte centrale e fondamentale. In questa pagina troverete tutti i nostri spettacoli, divisi per tematica, in modo da semplificare la ricerca. Tutti i nostri spettacoli sono scritti da Ivan Luigi Antonio Scherillo, educatore ed autore specializzato nel teatro scuola e hanno le seguenti caratteristiche:

 

HANNO UNA DURATA BASATA SULLA SOGLIA DI ATTENZIONE DEI RAGAZZI

Tutti gli spettacoli durano dai 45 ai 60 minuti, questo perché ci basiamo su studi sulla soglia di attenzione e sulla nostra esperienza in merito. 

 

POSSONO ESSERE RAPPRESENTATI OVUNQUE

I nostri spettacoli sono poveri di scenografia e possono essere rappresentati in qualsiasi contesto architettonico, questo grazie a delle strutture mobili (quinte e fondali) che possiamo montare ovunque. Questo per permettere a tutte le scuole, anche quelle che non hanno un teatro interno, di portare il teatro a scuola.

 

HANNO VERSIONI DIVERSE

Gran parte dei nostri spettacoli sono adatti ad elementari ( 4° e 5°) , medie e superiori. Tranquilli, non siamo impazziti, semplicemente prepariamo diverse versioni, con durata variabile, con scene più o meno edulcorate, o con scene completamente diverse a seconda dell'età dei nostri spettatori.

 

SONO DIVERTENTI

La risata è fondamentale. Noi la usiamo come amo per l'attenzione e come calamita per l'empatia. Non si tratta di comicità da cabaret, ovviamente, né , ci mancherebbe, di comicità volgare, ma di una forma "ricercata" di comicità, più vicina a quella della Commedia dell'Arte, che a quella dei cabaret. 

 

SONO EDULCORATI 

Su questo punto vale la pena tornarci. Essendo educAttori, come già detto, siamo responsabili nei confronti dei ragazzi, quello che mostriamo potrebbe essere emulato,  ma non solo.  Niente parolacce, dunque, la risata si può conquistare in modo diverso. Niente scene violente, al massimo le raccontiamo, ma mai mostriamo violenza in scena. 

LE NOVITÀ

CHE SBALLO LA VITA!

 

Ivan Luigi Antonio Scherillo parla ai ragazzi e alle ragazze dei pericoli dell'abuso di alcol e droghe, ma anche dei social e dell'importanza  del rispetto, rispetto verso se stessi, verso gli altri e le altre e verso il mondo. Lo fa a modo suo, in modo ironico e divertente, partendo dal racconto dei suoi errori giovanili. Lo spettacolo è sotto forma di lezione drammatizzata e alterna momenti estremamente divertenti a momenti drammatici e di riflessione. È anche il nostro primo spettacolo dove la nostra formula vincente (presentazione, spettacolo, dibattito) viene messa da parte, preferento un'interazione continua tra Ivan e il pubblico durante lo spettacolo.

Da ottobre 2023

 

Visti i recenti sviluppi e la presenza di tanti, troppi conflitti nel mondo, abbiamo deciso di inserire tra i temi che trattiamo l'educazione alla pace. Riteniamo che sia importante educare le future generazioni alla risoluzione pacifica e non violenta dei conflitti e a rifiutare la guerra come strumento di risoluzione di qualsiasi conflitto. 

Ritroviamo l’angelo di Come Farfalle, ma stavolta lo ritroviamo nel bel mezzo di una guerra, letteralmente parlando. L’angelo infatti, sempre in missione per conto di Dio per raccogliere le anime dei bambini morti, si presenta in anticipo al suo appuntamento (deve recuperare le anime di centinaia di bambini che sarebbero morti di lì a poco in un bombardamento) e ne approfitta per trasgredire ancora una volta gli ordini divini (ma sarà vero poi?) ed evitare che il bombardamento avvenga. Come? Insegnando a due soldati impegnati da giorni a spararsi l’un l’altro, cosa è è la pace e come si fa. Lo spettacolo, che prende spunto dalle affermazioni e dal metodo Montessori, è estremamente divertente e riprende e mette in scena alcuni esercizi di educazione alla pace e al rispetto reciproco, ma mette anche in risalto alcuni aspetti alla base di tutti i conflitti, piccoli e grandi, come l’incomunicabilità (i due parlano lingue diverse, sarà necessaria una magia dell’angelo per far sì che riescano a comprendersi tra di loro) e la scarsa empatia. 

 

ADESSO VE LE RACCONTO IO LE MAFIE

Il nostro EcucAttore  racconta le mafie e lo fa rovesciando il piano narrativo, offrendo una prospettiva nuova, decisamente più vicina alla realtà.

Il libro da cui è tratto lo spettacolo è un libro per ragazzi, che spiega attraverso storie vere (come quelle di alcune vittime innocenti della criminalità organizzata) e storie inventate, cosa sono davvero le mafie, quali sono i costi per chi ne fa parte e quali sono i danni che causano, ma soprattutto distrugge alcuni stereotipi, come l’onore, li mito delle mafie buone e della protezione del territorio, del coraggio e della forza. Il tutto coinvolgendo e divertendo i ragazzi e le ragzze.

 

ESSERE DONNA

Tema: discriminazione di genere

 

Con questo spettacolo, che si compone di tre atti unici, il tema che viene affrontato è la discriminazione di genere. L’obiettivo è quello di mostrare alle giovani donne, ma soprattutto ai giovani uomini (perché il contrasto alla discriminazione di genere deve riguardare tutti e tutte), gran parte dei comportamenti, delle leggi e delle parole, con cui si manifesta la discriminazione e quanto essa sia ancora profonda nella nostra società. La grande novità di questo spettacolo è il cambio di formula. Tutti i nostri spettacoli prevedono una introduzione e una discussione a margine. In questo caso, per la prima volta in assoluto, la discussione sarà “interna” allo spettacolo e avverrà in tre momenti diversi, ovvero dopo la fine di ogni atto. Questo per analizzare al meglio ogni singolo punto ed approfondire al meglio i temi trattati. 

Nel primo atto una donna interagisce con il proprio marito, mostrando non solo la discriminazione (anche dialettica, del tipo “ti lavo i piatti”), ma anche i diversi tipi di violenza, come quella economica e quella psicologica, che troppo spesso sfociano nella violenza fisica. Nel secondo una donna va ad un colloquio di lavoro. Qui verranno mostrate tutte le discriminazioni che le donne subiscono sul posto di lavoro, partendo dai colloqui fino alle retribuzioni più basse rispetto agli uomini. Nel terzo capitolo  una donna, vittima di un’aggressione, si ritroverà ad essere trattata da colpevole nel processo contro il suo aggressore.

BULLISMO

IN CATENE

Parlare di bullismo e cyberbullismo a scuola è difficile, molto difficile. IN CATENE nasce da questa esigenza ed è frutto di mesi di studio e di confronto con educatori e psicologi. 

È uno spettacolo duro, che parla a tutti e a tutte, perché tutti sono stati o vittima, o bullo o osservatori, ovvero di sono trovati ad assistere senza intervenire in alcun modo. IN CATENE non è semplicemente uno spettacolo sul bullismo, è figlio dell'esperienza e lo è in tutti i modi possibili. È figlio dell'esperienza perché gli attori in scena raccontano la propria esperienza (in scena ci sono un ragazzo obeso e un ragazzo con disabilità motoria) e perché, avendo superato le 170 repliche, in presenza e a distanza, ha subito diverse modifiche nei mesi, grazie ai feedback dei ragazzi e delle ragazze e delle insegnanti e degli insegnanti, diventando sempre più funzionale. 

Un uomo si risveglia al centro di un ring ai cui vertici ci sono una donna e due uomini. Chi sono? E perché si trova lì? Interagendo con loro scoprirà che quelle tre persone sono state tutte vittime delle sue attenzioni e prenderà coscienza del male che ha fatto a loro e anche a se stesso.

 

 

 

 

 

 

BULL!

Tema: bullismo 

 

Dopo il successo di IN CATENE è stato decisamente difficile realizzare uno spettacolo parimenti efficace e coinvolgente e ha richiesto mesi di lavoro. Il nuovo spettacolo sul bullismo degli EducAttori si chiama BULL!  e si concentra sulle emozioni, soprattutto quelle negative come la rabbia.

La protagonista di questo spettacolo è Sara, una ragazza irascibile e con un pessimo carattere. Dopo un incidente a scuola, lo psicologo organizza una terapia d'urto coinvolgendo anche il padre e il fidanzato della ragazza. Riusciranno i due a vincere la paura che hanno delle reazioni spropositate della ragazza? Sara riuscirà a controllare la rabbia e le emozioni negative?

BULLI

Un uomo convoca due uomini ed una donna nel proprio ufficio per offrirgli un lavoro. Sono i tre bulli che lo hanno tormentato durante l'adolescenza, spingendolo a tentare il suicidio.  Offre loro un lavoro con un lauto stipendio, ma ad una condizione: dovranno provare sulla propria pelle quello che ha provato lui e non solo, il tutto dovrà avvenire in diretta sui social. Da questo momento lo spettacolo sarà "guidato" dai ragazzi, che voteranno con delle palette colorate e indirizzeranno la storia verso uno dei 7 finali alternativi. Lo spettacolo ,infatti, è completamente interattivo.  Una novità assoluta, ma non fine a se stessa. Non si tratta di un mero espediente narrativo, quello che vogliamo fare è preparare il campo al dibattito finale, incentrato sul valore e l'importanza delle scelte che facciamo e sulla consapevolezza che anche la passività è una scelta. Una ulteriore novità sarà l'analisi dei voti espressi dai ragazzi. 

 

LUI

Una donna vittima di violenza, un ex pugile  violento e rozzo ed un giovane uomo si incontrano nel corridoio di un ospedale. Tra battute divertenti e dialoghi intensi, conosceremo la storia della donna (che poi è la storia di tante, troppe donne). Come reagirà il pugile di fronte alla presa di coscienza della moglie ed al colpo di scena finale? Chi è in realtà il ragazzo?

Lo spettacolo, scritto da Ivan Luigi Antonio Scherillo dopo intensi confronti con psicologi ed associazioni del settore, non si limita a raccontare una storia come tante, ma cerca di spiegare le dinamiche di vittimizzazione alle giovani donne e parlare, al contempo, ai giovani uomini, mettendo loro davanti agli occhi il vero volto di certe azioni e la loro corretta definizione. 

MEMORIA

COME FARFALLE...

Un angelo, incaricato da Dio di raccogliere le anime dei bambini morti , torna sulla terra e si fa arrestare perché non ha con sé i documenti. All’ispettore capo dirà che si trova lì per una missione,  un compito. Tra una battuta a l’altra per l’assurda situazione, dimostrerà al  capo che non crede più in Dio  e ad  un agente scettico, che è davvero un angelo. Inoltre convincerà Ciro, un pregiudicato incaricato dalla camorra di uccidere un commerciante l’indomani, a cambiare vita. Nel frattempo racconta loro le storie di tutte le anime che ha raccolto per conto di Dio, dai bambini della Shoah, alle vittime dell’immigrazione, fino alle vittime della terra dei fuochi. Come farfalle è dunque uno spettacolo “contenitore” utilizzato per parlare attraverso la stessa storia di più temi, o di uno in particolare, senza che perda nulla del suo fascino e del suo romanticismo. La storia permette anche agli attori di poter cambiare l’accento tonale dell’interpretazione, passando da “leggera” per elementari e medie, a “drammatica” per le superiori.

 

MEMORIE DI UN CLOWN

NUOVA VERSIONE. Una ragazza, in gita ad Auschwitz con la scuola, si scatta dei selfie fuori all'ingresso del campo. Non si accorge che alle sue spalle, un clown la osserva perplesso. Costui era l'amico immaginario di una bambina morta nel campo ed è rimasto bloccato lì per sempre. Un po' per scelta, un po' per destino. Il clown racconterà alla studentessa tutti gli orrori che ha visto, le storie dei cattivi e quelle dei buoni, di chi smise di essere umano e di chi si ostinò ad esserlo, fino alle estreme conseguenze, dei criminali e degli eroi. 

 

IL DIARIO DI ANNA FRANK

Quanti spettacoli avete visto o portato a vedere ai vostri alunni sul Diario di Anna Frank? Ecco non aspettatevi nulla di simile a quanto già visto, perché con questo spettacolo noi raccontiamo Anna da un punto di vista completamente nuovo, quello del padre Otto Frank. Quella che noi raccontiamo in questo spettacolo assolutamente innovativo, che segue la linea tracciata da Benigni ne “La vita è bella”, ovvero la possibilità di far ridere raccontando storie terribili, è la storia della pubblicazione del Diario da parte della Contact, una casa editrice olandese. Otto Frank dovrà insistere e seguire i consigli del tuttofare della Contact, un napoletano emigrato in Olanda, per convincere l’editore Von Strauss. Alla fine ci riuscirà ed il diario sarà pubblicato con il titolo “L’alloggio segreto”. La storia prende spunto da fatti realmente accaduti. Lo spettacolo è estremamente divertente, anche grazie all’espediente del tuttofare napoletano, ma riesce a procurare tante emozioni, del resto nei nostri spettacoli il sorriso è l’amo per il pensiero, in questo caso è l’amo per l’emozione. Far divertire i ragazzi ci consente di mantenere la loro attenzione e di creare empatia.

 

LA VITA È BELLA?

Lo spettacolo prende spunto da una storia realmente accaduta e rovescia la narrazione de "La vita è bella" di Benigni. Stavolta saranno i cattivi ad inventarsi una storia per rendere meno terribili i campo. Una rappresentante della croce rossa chiede di visitare un campo di concentramento, il capo del campo, stranamente accetta, anzi, si mostra felice. Quello che la donna non sa è che diventerà vittima di una vera e propria messa in scena. Il capo, infatti, coinvolgerà, sotto minaccia, un giovane attore ed un ebreo italiano ad organizzare una rappresentazione per trarre in inganno la croce rossa. Ci riuscirà? Tra una risata e l'altra, lo spettacolo mette a nudo la crudeltà dei campi di concentramento, attraverso il tentativo di camuffamento degli improvvisati "registi".

LEGALITÀ

ASSOLTI

Lo spettacolo su Falcone e Borsellino. I due giudici tornano per giudicare i responsabili della loro morte. Verranno interrogati un politico corrotto ed un killer mafioso. Questi due personaggi, verranno mostrati ai ragazzi “nudi”, privi cioè di quel fascino che di solito gli viene costruito addosso. Vengono mostrate le loro contraddizioni, la loro mancanza di morale. Attraverso questo processo vengono raccontate non solo le storie dei due giudici e delle loro indagini, ma anche l’Italia di ieri e quella di oggi. Alla fine, comunque, tutti finiremo al banco degli imputati, solo in pochi saranno ASSOLTI.

 

NOI SOPRAVVISSUTI

Un padre che ha perso il proprio unico figlio durante una “stesa”, riesce a catturare il giovane boss che l’aveva organizzata e dalla cui pistola erano partite le due pallottole mortali. Lo spettacolo inizia con l’uomo intento a costruire un modellino ed il ragazzo legato ad una sedia ed addormentato. Il giovane boss cercherà di capire chi ha davanti e quali sono le sue intenzioni. Tra i due si instaura una vera e propria sfida dialettica. Ognuno mette sul piatto le proprie convinzioni. Saverio, questo è il nome dell’uomo, smonta una dopo una le certezze del ragazzo (frutto di un lavoro di ricerca nei penitenziari minorili) e mette a nudo il proprio dolore e la difficoltà della propria situazione (anche qui c’è stato un intenso lavoro di ricerca grazie al Coordinamento Campano delle vittime innocenti della criminalità organizzata). Le intenzioni dell’uomo, comunque, si chiariranno solo alla fine, quando, dopo aver insinuato il dubbio nel ragazzo, viene ucciso dal braccio destro di quest’ultimo (chiamato proprio da Saverio). Che scelta prenderà il giovane boss adesso che ha capito che la vita è la somma delle scelte che ognuno di noi fa e non di quelle che fanno gli altri?

 

 

Volete saperne di più?

Saremo lieti di informarvi in dettaglio sulle nostre esperienze. Contattateci al numero 3296817195 o usate il nostro modulo online. 

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